Carta carburante confronto tra le migliori alternative per le aziende
*Prima di procedere a un carta carburante confronto è importante ricordare come, oltre a semplificare la gestione sia dal punto di vista contabile che da quello fiscale, questo tipo di tessera renda più veloci i rifornimenti. Evita alle aziende di lasciare contanti ai dipendenti o di dover provvedere al rimborso delle spese per il rifornimento. Oggi è possibile scegliere tra un ampio numero di carte, incluse diverse schede monomarca, rilasciate direttamente dalle principali compagnie petrolifere attive nel territorio italiano.
Carta carburante confronto tra le principali compagnie petrolifere
Il termine « monomarca » evidenzia come tali carte, emesse dai singoli brand, garantiscano una serie di benefici a coloro che, attivandole, scelgono di fare rifornimento esclusivamente presso le stazioni di una specifica marca.
Eni Multicard
Eni rappresenta una delle compagnie più famose d’Italia, e riserva a chi è titolare di partita Iva la scheda carburante denominata Multicard. Tale carta consente di acquistare facilmente non solo carburante, ma anche lubrificanti e accessori, e di gestire lavaggi e altri « servizi di piazzale », inclusi controlli di manutenzione ordinaria.
Uno svantaggio di questa carta è rappresentato dai costi più elevati della media, che tendono a salire per le aziende che dispongono di una flotta di veicoli piuttosto ampia.
Esso Card
La carta carburante rilasciata da Esso è destinata a imprese con flotte aziendali e ad autotrasportatori. E’ utilizzabile in circa 2.500 distributori abilitati, inclusi quelli dedicati unicamente ai mezzi pesanti. Può essere impiegata anche per pagare lubrificanti, accessori e parti di ricambio. Pensata sia per aziende italiane che europee, permette anche di pagare il pedaggio anche al di fuori dei confini nazionali.
Tamoil
Anche Tamoil è entrata a far parte delle compagnie ad aver portato sul mercato carte carburanti con la sua Mycard Tamoil. Nello specifico, si tratta di schede per privati e aziende. Queste ultime sono libere di scegliere tra « Mycard Corporate » e « Ricaricabile ». La prima si rivolge alle imprese che dispongono di una flotta aziendale, e funziona in modo del tutto simile a una carta di pagamento. Spetta a un microchip registrare i dati relativi a ciascun rifornimento. Può essere anche impiegata per comprare a prezzi ribassati carburanti e lubrificanti, e consente di gestire comodamente online le diverse transazioni. La versione « Ricaricabile », dal canto suo, si propone come soluzione ottimale per le aziende che hanno pochi (anche uno solo) veicoli. Rappresenta una prepagata senza limiti massimi di consumo mensili.
DKV
Sono oltre 70.000 i distributori DKV, situati in più di 40 Paesi, ad accettare la carta monomarca « DKV Card ». Attivabile gratuitamente, non prevede neppure costi durante l’anno al di fuori della commissione di rifornimento. Le aziende che l’attivano hanno modo di usufruire di sconti importanti sul carburante e di una serie di servizi supplementari (pagamento pedaggi autostradali, soccorso stradale e servizi personalizzabili). Uno svantaggio? La percentuale della commissione sui rifornimenti appare più elevata della media.
Soldo
La carta carburante proposta da Soldo, facente parte del circuito Mastercard, costituisce una sorta di prepagata aziendale che non prevede né limiti di durata che di distanza, ed è accettata in qualunque distributore del marchio. La scheda può essere distribuita ai singoli dipendenti o, in alternativa, associata a un determinato mezzo aziendale. L’azienda che procede alla richiesta è libera di decidere se limitarla al rifornimento o se utilizzarla come opzione per i pagamenti elettronici a 360°.
Fattori chiave da considerare nella scelta di una carta carburante
L’ampio ventaglio di carte carburanti disponibili rende indispensabile fare una valutazione delle alternative prima di procedere la scelta. Tra i fattori da prendere in esame rientrano la copertura geografica, i costi e gli oneri previsti e le opzioni di pagamento e di rimborso disponibili.
Copertura geografica: Aree di servizio e rete di affiliati
La copertura geografica assume un’importanza cruciale per le imprese abituare a svolgere la propria attività in un’ampia porzione del territorio italiano. In questo ambito è vantaggioso scegliere il gestore che presenti un numero elevato di distributori, e che questi siano distribuiti capillarmente. Una valida alternativa alle carte monomarca (che consentono di usare la scheda solo nei distributori di un determinato marchio) sono le cosiddette « multibrand », che supportano i distributori di diversi marchi e le pompe « bianche », ossia quelle non associate ad alcuna compagnia.
Costi e oneri delle carte carburante
In merito ai costi, da valutare in base al budget aziendale disponibile, occorre indicare come nel termine « costo » rientrino canone mensile (o annuale), costi di emissione della scheda (e di un’eventuale riemissione) e commissioni eventualmente applicate. La spesa che incide maggiormente è il canone, ma non sono da sottovalutare le commissioni di ogni singolo rifornimento. A rendere semplice la valutazione dei costi è il fatto di essere riportate sui documenti contrattuali dei fornitori. Alcune compagnie permettono ad aziende e partite IVA di ottenere carte senza essere costrette a pagare alcuna spesa di emissione, e neppure canoni mensili. Quando presenti, hanno un importo che tende a variare tra i 2 e i 5 euro. Nel caso si tratti di canoni annuali si varia tra i 10 e i 20 euro.
Come effettuare il pagamento delle fatture e detrarre i costi
Le compagnie possono rilasciare due tipologie di carte carburante: ricaricabili o in forma di carta di credito/debito. L’emissione della fattura elettronica riepilogativa dei rifornimenti effettuati ha luogo mensilmente, e consente alle imprese di provvedere facilmente al pagamento. È necessario ricorrere a forme di pagamento tracciabili, ossia adottare uno dei metodi riportati nel Provvedimento n.73203/2018.
Scegliendo di avvalersi di una carta carburante, un’azienda ha la possibilità di detrarre alcuni dei costi associati all’acquisto di benzina o gasolio. Per averne diritto è sono richieste alcune informazioni: numero di partita IVA, marca, modello e licenza dei veicoli che usufruiscono della scheda, numero di partita IVA e dati personali del concessionario, timbro dell’azienda e firma del venditore del carburante e totale dei Km percorsi dai mezzi aziendali su cui è attiva la tessera.
Programmi di fidelizzazione e altri vantaggi associati alle carte carburante
La concorrenza tra fornitori di carte carburante è sempre più marcata, e questo ha convinto diverse compagnie petrolifere a proporre sconti e promozioni al fine di attirare sempre più imprese e a convincere a richiedere tale carta. In molti casi, le promozioni consistono nella riduzione del prezzo al litro del carburante, in sconti sui pedaggi autostradali o, ancora, la possibilità di parcheggiare gratis in determinate aree di sosta altrimenti a pagamento.
Non mancano programmi fedeltà basati sull’accumulo di punti, che danno diritto a ottenere regali o buoni sconto. Non mancano neppure programmi cashback, ossia la restituzione di una percentuale della cifra spesa per rifornirsi.
Prima di concludere questo carta carburante confronto, è possibile ricordare come Soldo riconosca sconti su tutti i pagamenti legati al viaggio, dai pedaggi ai parcheggi. Esso ha attivato un programma fedeltà, assegnando punti per ciascun litro: accumulandoli, un’azienda potrà ottenere un buono sconto sul rifornimento. Anche Tamoil propone una raccolta punti riservata a chi, durante il rifornimento, presenta la carta fedeltà del supermercato. L’accumulo punti caratterizza « IP Box Più » della compagnia IP, prevedendo sconti differenti sul carburante a seconda del numero di punti.